La teoria delle 3P è una delle più diffuse in ambito HR per l’analisi e la trasformazione delle organizzazioni. E’ uno degli approcci più efficaci per focalizzare l’attenzione sugli strumenti strategici utili al miglioramento dell’interazione tra le aziende e le persone. Infatti, valutare il personale, aiuta a comprendere quali sono gli strumenti e le forze lavoro a disposizione per raggiungere qualsiasi obiettivo prefissato e perdurare nel tempo senza subire delle perdite importanti.

Di seguito vedremo:

  1. Quali sono le fasi della valutazione delle competenze e le sue finalità
  2. Quali sono le 3P

1.Quali sono le fasi della valutazione delle competenze e le sue finalità

L’obiettivo principale di qualsiasi azienda è di essere competitiva e di distinguersi dalla concorrenza in un mercato in continua espansione. Per riuscirci bisogna creare valore attraverso il capitale umano, organizzativo, fisico e anticipare e interpretare le richieste del mercato pianificando strategie efficaci. Una tra le più importanti da attuare è la valutazione delle risorse umane, che avviene in due fasi principali: la prima fase consiste nell’incontro con i vertici dell’azienda e i responsabili HR che fissano gli obiettivi aziendali da raggiungere e individuano gli strumenti necessari e le competenze da possedere. Durante la seconda fase, invece, si effettua la stesura del progetto finale con le relative indicazioni e tempistiche necessarie per la sua realizzazione.
Per poter svolgere correttamente la valutazione del personale, i responsabili HR utilizzano la metodologia delle 3P:

  • Posizioni
  • Prestazioni
  • Potenziale

Quindi, per poter realizzare una buona valutazione, è fondamentale descrivere le aree di valutazione, il processo di misurazione e gli strumenti da utilizzare.

In particolare, la valutazione delle competenze ha le seguenti finalità:

  • migliorare le prestazioni delle risorse umane orientandole verso gli obiettivi aziendali
  • rilevare le competenze e il potenziale delle risorse umane
  • individuare la necessità di incremento delle risorse umane con la formazione del personale esistente o il reclutamento di nuovo personale.

2.Quali sono le 3P

a) “Posizione”

La valutazione delle posizioni, conosciuta anche come Job Evaluation, si concentra principalmente sulle posizioni organizzative presenti all’interno dell’azienda. Infatti, i responsabili HR, utilizzando una scheda di valutazione, individuano lo scopo della posizione, se è ancora valido e quali sono le competenze necessarie per ricoprirla. A seconda del risultato ottenuto, identificano il candidato migliore presente in azienda o reclutano nuovo personale.

b) “Prestazione”

La prestazione è la misurazione dell’efficacia di ogni dipendente in relazione alla posizione che ricopre, e definisce quanto e in che modo la persona ha partecipato al raggiungimento degli obiettivi aziendali.
La valutazione delle prestazione si divide in:

  • Risultati ottenuti
  • Comportamenti del lavoratore.

c) “Potenziale”

Il potenziale è la capacità che un individuo esprime o che potrebbe esprimere nello svolgimento delle attività previste dalla posizione che ricopre sul medio-lungo termine.
Per scoprire queste potenzialità, i responsabili HR utilizzano test cognitivi, psicometrici e della personalità e, se emerge un gap negativo tra il potenziale espresso e quello esprimibile, valutano percorsi formativi e motivazionali o cambi di posizione per consentire alla persona di esprimere tutte le sue abilità, in modo da diminuire il turnover del personale.
Per effettuare correttamente la mappatura delle potenzialità, bisogna far riferimento a due metodologie:

  • metodi indiretti: Interviste con il responsabile del settore
  • metodi diretti: Intervista al soggetto interessato.

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