I temi del benessere e del clima organizzativo sono oggetto di discussione e di attenzione normativa ormai da diversi anni. È stato dimostrato da molti studi infatti, che la capacità dell’azienda di diffondere e promuovere il benessere dei collaboratori abbia un forte impatto sulla loro efficienza e produttività. Per questi motivi il Benessere Aziendale può essere rappresentato metaforicamente da un termometro che misura il clima interno di positività aziendale.

Di seguito vedremo:

  1. Cos’è il Benessere Organizzativo
  2. Cosa comporta il Benessere Organizzativo
  3. WELLy: un progetto europeo per la definizione del profilo professionale del Manager per il Benessere Lavorativo.

1.Cos’è il Benessere Organizzativo

Il Ministero dell’Istruzione definisce il Benessere Organizzativo come “la capacità di un’organizzazione di promuovere e mantenere il benessere fisico, psicologico e sociale di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori che operano al suo interno”. Il modo in cui i collaboratori vivono la relazione con l’azienda di cui fanno parte, incide notevolmente sulla loro motivazione perché il senso di appartenenza all’organizzazione e la condivisione dei valori e della cultura aziendale conferiscono significato all’attività di ogni suo membro.

La motivazione, la collaborazione, il coinvolgimento, la corretta circolazione delle informazioni, la flessibilità e la fiducia delle persone sono fondamentali per l’incremento del benessere psicofisico del team aziendale e si riflettono sulla soddisfazione dei dipendenti e sulla loro produttività.

In termini più tecnici, il Benessere Organizzativo è la capacità, da parte di un’organizzazione aziendale, di favorire e proteggere il benessere di tutti i suoi lavoratori, indipendentemente dal ruolo e dalla mansione che ricoprono.

2.Cosa comporta il Benessere Organizzativo

La felicità dei dipendenti e il benessere aziendale si generano quando ogni collaboratore condividono i valori aziendali, si sentono parte di un gruppo, hanno la possibilità di una crescita professionale e di carriera, hanno la flessibilità negli orari di lavoro, hanno la possibilità di essere formati e informati sulle decisioni aziendali, possono essere autonomi ed essere riconosciuti per le proprie diversità personali (generazionali, culturali, di genere).

Studi e ricerche sulle organizzazioni hanno dimostrato che le aziende più efficienti sono quelle con collaboratori soddisfatti e un “clima interno” pacifico e partecipativo.
La matrice comune di tutti gli studi sul clima aziendale è la “Teoria dei gruppi” di Kurt Lewin che afferma: “Il comportamento umano è espresso in relazione allo spazio di vita in cui la persona si trova, che include sia le caratteristiche della persona che dell’ambiente in cui opera.”

Prendersi cura delle risorse umane significa quindi investire sul benessere aziendale, favorendone la crescita e la competitiva. È il motivo per cui oggi moltissime aziende, anche PMI, hanno aumentato l’offerta, l’intensità e la pervasività di servizi di welfare aziendale. Si tratta di misure importanti che puntano a creare un clima e un contesto lavorativo sereno e funzionale, consentendo ai dipendenti di esprimere a pieno il proprio potenziale e attuare una crescita, personale e professionale, arricchendo così l’azienda stessa.

Ad oggi, le aziende stanno comprendendo l’importanza di recuperare il termine “uomo” come creatore attivo di significati attribuiti all’organizzazione e fattore capace di influenzare enormemente il livello di motivazione al lavoro e l’aumento della produttività dell’azienda.

3. WELLy: un progetto europeo per la definizione del profilo professionale del Manager per il Benessere Lavorativo.

Nonostante questi buoni propositi aziendali, negli ultimi anni lo stress al lavoro e la depressione dei collaboratori sono aumentati molto in Europa. Per contrastare la loro continua diffusione, nel 2019 è nato il Progetto europeo WELLy, che mira a definire il ruolo del Work Well-being Manager (WWM), ovvero del Manager per il Benessere Lavorativo. Si tratta di una nuova figura professionale incaricata di assicurare che le condizioni di lavoro quotidiane siano eque e il più possibile salutari per ogni dipendente, in modo che la qualità complessiva della vita sul lavoro migliori all’interno delle aziende e del sistema economico generale.
Gli obiettivi principali di WELLy sono:

  • individuare le competenze che un manager dovrebbe possedere per attuare un approccio corretto per prevenire e ridurre lo stress sul lavoro e favorire la salute e il benessere dei dipendenti;
  • incoraggiare un approccio proattivo ed evidenziare l’importante ruolo che i manager possono svolgere nel ridurre i problemi legati allo stress;
  • supportare i manager nello sviluppo di tali competenze e nell’adozione di un corretto approccio di gestione delle persone;
  • realizzare un corso di formazione ad hoc per il profilo del Work Wellbeing Manager.

Gli strumenti per promuovere e tutelare il benessere aziendale sono molti e diversificati e applicarli – ora più che mai – è una scelta non solo etica, ma lungimirante. Il Benessere Organizzativo di un’azienda, infatti, è un obiettivo imprescindibile per qualunque realtà economica che abbia un obiettivo di crescita a lungo termine e nel corso di un’emergenza sanitaria come quella che stiamo vivendo assume un’importanza ancora maggiore.

Per avere maggiori informazioni sul Progetto europeo WELLy visita il sito: https://welly-project.eu/it/home-2/

Se sei curioso di approfondire l’argomento, leggi i nostri articoli scritti per WELLy al link: https://welly-project.eu/it/news-2/

Se vuoi sostenere e sviluppare la crescita dei tuoi dipendenti offrendo corsi di formazione e perfezionamento, visita il nostro sito: https://www.psychometrics.it/corsi-aziende/