Trovare un nuovo lavoro non è un’attività semplice, soprattutto se non si è ben consapevoli delle proprie capacità e competenze e del ruolo che si intende ricoprire nel mercato del lavoro. Per far fronte a questi problemi, esistono alcuni strumenti specifici che aiutano la persona nella sua ricerca del lavoro: uno di questi è il cosiddetto Bilancio delle Competenze.

Di seguito quindi vedremo:

  1. Cos’è il Bilancio delle Competenze
  2. A cosa serve il Bilancio delle Competenze
  3. Come si compila il Bilancio delle Competenze.

1.Cos’è il Bilancio delle Competenze

Il bilancio delle Competenze è uno strumento usato sempre più nel mondo HR e nell’ambito aziendale. Concretamente, si tratta di un documento analitico che deriva da un percorso di consulenza che consente alla persona di fare il punto su di sé e sulla propria situazione professionale, cercando di capire quali sono le competenze e le capacità sviluppate o da sviluppare con il fine di progettare un inserimento o reinserimento lavorativo in maniera più consapevole.

2. A cosa serve il Bilancio delle Competenze

L’obiettivo principale del Bilancio delle Competenze è quello di individuare e mappare tutte le competenze acquisite o che una persona deve acquisire, in una fase qualsiasi della propria vita professionale: quindi sia all’inizio di una carriera da costruire, sia durante un percorso professionale già iniziato. Si può quindi rivolgere sia a lavoratori che puntano su uno sviluppo professionale, sia a disoccupati alla ricerca di nuove opportunità lavorative.

Questo strumento è molto utile perché aiuta a individuare in maniera esaustiva le proprie conoscenze e competenze professionali, rende l’obiettivo che si intende raggiungere più concreto e aiuta a definire un vero e proprio piano d’azione consapevole, basato sui tempi e sulle modalità da seguire per raggiungere l’obiettivo prefissato.

3. Come si compila il Bilancio delle Competenze

Anzitutto bisogna specificare che esistono due macro categorie che definiscono il tipo di Bilancio delle Competenze che si intende adottare: il Bilancio di posizionamento, che è prevalentemente descrittivo e punta a individuare tutti gli apprendimenti già acquisiti da una persona in un dato momento della sua vita; e il Bilancio di Orientamento, ovvero un progetto di sviluppo di un piano di azione proiettato verso il futuro, che definisce tutte le attività da percorrere per raggiungere i risultati a lungo o breve termine prefissati.

In linea generale, è possibile individuare tre fasi di lavoro per costruire un Bilancio delle Competenze:

  1. Fase pre-diagnostica. È il momento della conoscenza tra il soggetto a cui si rivolge il bilancio e l’orientatore che lo aiuterà nel percorso. In questa fase si procede a illustrare il piano di azione, la struttura, le modalità di analisi e le finalità.
  2. Fase diagnostica. È la fase nella quale il soggetto inizia a conoscersi attraverso la ricostruzione della biografia, individuazione, mappatura e valutazione delle conoscenze e competenze, acquisizione di informazioni riguardanti l’ambiente professionale utili a raggiungere l’obiettivo prefissato;
  3. Fase conclusiva. Si fa una sintesi delle prime due fasi, analizzando punti di forza e di debolezza emersi. Si arriva così alla definizione del piano d’azione da seguire e delle modalità da adottare per raggiungere i risultati.