Quando si parla di formazione aziendale, una delle metodologie più diffuse oggi è quella della formazione esperienziale. La potremmo definire come la nuova formazione manageriale, il cui successo è dovuto ad alcune caratteristiche fondamentali che la descrivono: è infatti una pratica che permette lo sviluppo e successivamente l’applicazione in ambito lavorativo di una serie di peculiarità che rendono la persona, e quindi anche il lavoratore, pronto ad affrontare le sfide lavorative quotidiane con determinazione e proattività per ottenere risultati migliori. Il punto di forza è che la formazione dei dipendenti avviene in modo attivo, dinamico e supportato da continui feedback.

Vedremo quindi insieme:

  1. Cosa si intende per formazione esperienziale.
  2. Perché la formazione esperienziale è importante per le aziende.
  3. Quali sono le sue applicazioni.

1. Cosa si intende per formazione esperienziale
La formazione esperienziale prevede l’apprendimento di nuove nozioni attraverso la simulazione di esperienze reali. In particolare, il partecipante è chiamato a svolgere compiti e a ricoprire ruoli reali, a svolgere analisi e risoluzione dei problemi, con il fine di facilitare la capacità di riflessione e stimolare la creatività.
La formazione esperienziale trova solide basi nel modello sviluppato dall’educatore e psicologo americano David A. Kolb, definito “Learning cycle” o ciclo di apprendimento esperienziale, che consiste in un processo circolare di 4 fasi:
Esperienza diretta e concreta – i partecipanti mettono alla prova le proprie capacità e conoscenze attraverso un’attività simulata.
Osservazione riflessiva – in questa fase riflettono sull’attività simulata e interpretano quanto emerso dall’esperienza.
Concettualizzazione astratta – le informazioni acquisite vengono schematizzate per essere contestualizzate e applicate nella propria realtà.
Sperimentazione attiva – in questa fase avviene la verifica e la messa in pratica delle nuove conoscenze acquisite, generando una nuova esperienza concreta.
L’apprendimento si basa quindi sulla partecipazione attiva della persona, che è protagonista dello sviluppo della propria conoscenza. Questo tipo di approccio formativo genera infatti un coinvolgimento emotivo che stimola la comprensione e imprime nella memoria le informazioni acquisite. Quando questo si verifica, la formazione esperienziale diventa efficace.

2. Perché la formazione esperienziale è importante per le aziende
I vantaggi per le aziende che decidono di attingere a questa metodologia d’insegnamento sono numerosi: dall’accrescimento delle competenze organizzative, tecniche e di business, al miglioramento delle competenze interpersonali e sociali, contribuendo a rigenerare l’ambiente di lavoro e a innalzare la produttività in azienda.
Per riassumere, ecco 4 benefici concreti dell’apprendimento esperienziale rispetto ai metodi passivi tradizionali.

  1. Possibilità di applicare subito le conoscenze acquisite, potendo verificare immediatamente la comprensione o eventuali lacune dei concetti e delle procedure affrontate.
  2. Feedback continui e in tempo reale da parte del formatore e dei colleghi che fanno parte del team di lavoro. L’esperienza richiede infatti pratica e coaching mirato su quanto si osserva durante l’azione.
  3. Promozione del lavoro di squadra e miglioramento delle abilità comunicative tra i componenti del team. La formazione esperienziale permette infatti di costruire rapporti più solidi con i propri colleghi di lavoro, grazie al confronto, alla comunicazione di squadra, alla possibilità di esporre le proprie idee e di gestire lo stress e l’ansia che possono nascere parlando in pubblico.
  4. Sviluppo di efficaci abitudini organizzative e di pensiero.

Le parole chiave di questo processo di apprendimento esperienziale sono quindi ascolto-apprendimento- riflessione-azione-feedback, ovvero un ciclo continuo che porta subito risultati concreti.

3. Quali sono le sue applicazioni
La formazione esperienziale è un’attività estremamente utile quando un’azienda ha come obiettivo:

  • lo sviluppo delle competenze individuali di ciascun lavoratore;
  • accompagnamento nei processi di cambiamento;
  • accelerazione nell’inserimento di nuovi assunti;
  • supporto allo sviluppo dei talenti;
  • miglioramento degli stili e delle capacità manageriali;
  • sviluppo delle potenzialità dei team di lavoro;
  • miglioramento dei processi relazionali.

Per maggiori informazioni sull’argomento trattato o se avete semplici curiosità su questa sempre più diffusa pratica di formazione manageriale, non esitate a contattarci.