Quando si parla di formazione aziendale, una delle metodologie più diffuse oggi è quella della formazione esperienziale. La potremmo definire come la nuova formazione manageriale, il cui successo è dovuto ad alcune caratteristiche fondamentali che la descrivono: è infatti una pratica che permette lo sviluppo e successivamente l’applicazione in ambito lavorativo di una serie di peculiarità che rendono la persona, e quindi anche il lavoratore, pronto ad affrontare le sfide lavorative quotidiane con determinazione e proattività per ottenere risultati migliori. Il punto di forza è che la formazione dei dipendenti avviene in modo attivo, dinamico e supportato da continui feedback.
Vedremo quindi insieme:
- Cosa si intende per formazione esperienziale.
- Perché la formazione esperienziale è importante per le aziende.
- Quali sono le sue applicazioni.
1. Cosa si intende per formazione esperienziale
La formazione esperienziale prevede l’apprendimento di nuove nozioni attraverso la simulazione di esperienze reali. In particolare, il partecipante è chiamato a svolgere compiti e a ricoprire ruoli reali, a svolgere analisi e risoluzione dei problemi, con il fine di facilitare la capacità di riflessione e stimolare la creatività.
La formazione esperienziale trova solide basi nel modello sviluppato dall’educatore e psicologo americano David A. Kolb, definito “Learning cycle” o ciclo di apprendimento esperienziale, che consiste in un processo circolare di 4 fasi:
Esperienza diretta e concreta – i partecipanti mettono alla prova le proprie capacità e conoscenze attraverso un’attività simulata.
Osservazione riflessiva – in questa fase riflettono sull’attività simulata e interpretano quanto emerso dall’esperienza.
Concettualizzazione astratta – le informazioni acquisite vengono schematizzate per essere contestualizzate e applicate nella propria realtà.
Sperimentazione attiva – in questa fase avviene la verifica e la messa in pratica delle nuove conoscenze acquisite, generando una nuova esperienza concreta.
L’apprendimento si basa quindi sulla partecipazione attiva della persona, che è protagonista dello sviluppo della propria conoscenza. Questo tipo di approccio formativo genera infatti un coinvolgimento emotivo che stimola la comprensione e imprime nella memoria le informazioni acquisite. Quando questo si verifica, la formazione esperienziale diventa efficace.
2. Perché la formazione esperienziale è importante per le aziende
I vantaggi per le aziende che decidono di attingere a questa metodologia d’insegnamento sono numerosi: dall’accrescimento delle competenze organizzative, tecniche e di business, al miglioramento delle competenze interpersonali e sociali, contribuendo a rigenerare l’ambiente di lavoro e a innalzare la produttività in azienda.
Per riassumere, ecco 4 benefici concreti dell’apprendimento esperienziale rispetto ai metodi passivi tradizionali.
- Possibilità di applicare subito le conoscenze acquisite, potendo verificare immediatamente la comprensione o eventuali lacune dei concetti e delle procedure affrontate.
- Feedback continui e in tempo reale da parte del formatore e dei colleghi che fanno parte del team di lavoro. L’esperienza richiede infatti pratica e coaching mirato su quanto si osserva durante l’azione.
- Promozione del lavoro di squadra e miglioramento delle abilità comunicative tra i componenti del team. La formazione esperienziale permette infatti di costruire rapporti più solidi con i propri colleghi di lavoro, grazie al confronto, alla comunicazione di squadra, alla possibilità di esporre le proprie idee e di gestire lo stress e l’ansia che possono nascere parlando in pubblico.
- Sviluppo di efficaci abitudini organizzative e di pensiero.
Le parole chiave di questo processo di apprendimento esperienziale sono quindi ascolto-apprendimento- riflessione-azione-feedback, ovvero un ciclo continuo che porta subito risultati concreti.
3. Quali sono le sue applicazioni
La formazione esperienziale è un’attività estremamente utile quando un’azienda ha come obiettivo:
- lo sviluppo delle competenze individuali di ciascun lavoratore;
- accompagnamento nei processi di cambiamento;
- accelerazione nell’inserimento di nuovi assunti;
- supporto allo sviluppo dei talenti;
- miglioramento degli stili e delle capacità manageriali;
- sviluppo delle potenzialità dei team di lavoro;
- miglioramento dei processi relazionali.
Per maggiori informazioni sull’argomento trattato o se avete semplici curiosità su questa sempre più diffusa pratica di formazione manageriale, non esitate a contattarci.