Tra le tante figure professionali che oggi sono presenti all’interno di un’azienda o organizzazione, quella che sta assumendo sempre più importanza è la figura del Manager per il Benessere Lavorativo, anche conosciuto come Chief Happiness Officer. Il lavoro è infatti una parte importante della vita di una persona e ne occupa gran parte del suo tempo. Assumere quindi una figura professionale in grado di creare e assicurare tutte le condizioni ideali per promuovere la felicità a lavoro è un aspetto molto importante su cui l’azienda deve puntare.

Di seguito vedremo:

  1. Chi è il Chief Happiness Officer
  2. Cosa deve fare l’azienda per garantire il benessere del lavoratore
  3. WELLy: un progetto europeo per la definizione del profilo professionale del Manager per il Benessere Lavorativo.

1.Chi è il Chief Happiness Officer

Il successo di un’azienda non dipende solo dalla capacità di soddisfare i propri clienti, ma anche dal garantire il benessere dei dipendenti. Infatti, un lavoratore soddisfatto porta a termine i suoi compiti con successo e determinazione, contribuendo spontaneamente al miglioramento dell’azienda per la quale lavora in termini di produttività e, dunque, profitto.

Il ruolo del Chief Happiness Officer, o “manager della felicità”, è fondamentale all’interno di un’azienda, poiché svolge una serie di azioni volte a creare un clima stimolante, benevolo e appagante per il lavoratore. Il suo obiettivo principale è quello di comprendere i desideri e le richieste dei lavoratori, monitorandone costantemente il livello di soddisfazione e gratificazione e adottando eventualmente tutte le misure volte a migliorarle e a combattere lo stress da lavoro.

2.Cosa deve fare l’azienda per garantire il benessere del lavoratore

Tra i tanti compiti che l’azienda deve affrontare per garantire il benessere del lavoratore, quelli principali sono:

  • considerare ogni dipendente come una persona che conta, rispettandolo e apprezzandolo;
  • ricompensare il lavoro di ogni dipendente in modo equo e puntuale;
  • ascoltare richieste e idee dei propri dipendenti, utilizzando ad esempio questionari, interviste o una semplice e-mail volta a comprendere il grado di soddisfazione sull’attività svolta e sull’ambiente lavorativo;
  • premiare coloro che fanno un buon lavoro riconoscendone il valore;
  • offrire ad ogni dipendente la libertà di gestire il proprio tempo, personalizzare il proprio spazio di lavoro e di realizzare le proprie idee;
  • sostenere e sviluppare la crescita dei propri dipendenti, offrendo corsi di formazione e perfezionamento che ne sviluppino le competenze e il talento;
  • facilitare la creazione di relazioni all’interno del team attraverso momenti di condivisione;
  • monitorare i livelli di felicità di ogni dipendente.

3.WELLy: un progetto europeo per la definizione del profilo professionale del Manager per il Benessere Lavorativo

Considerato l’aumento esponenziale dei problemi di stress lavoro correlato e la conseguente diffusione della depressione tra i cittadini europei, dal 2019 è nato WELLy, un progetto europeo che mira a definire il ruolo del Work Well-being Manager (WWM) incaricato di assicurare che le condizioni di lavoro quotidiane siano eque e il più possibile salutari per ogni dipendente, in modo che la qualità complessiva della vita sul lavoro migliori all’interno delle aziende e del sistema economico generale. Il progetto intende portare a termine importanti obiettivi, tra cui:

  • analizzare e affrontare l’impatto dell’ambiente di lavoro fisico e psicosociale sulla salute e sul benessere dei dipendenti;
  • incoraggiare un approccio proattivo ed evidenziare l’importante ruolo che i manager possono svolgere nel ridurre i problemi legati allo stress;
  • individuare le competenze che un manager dovrebbe possedere per attuare un approccio corretto per prevenire e ridurre lo stress sul lavoro e favorire la salute e il benessere dei dipendenti;
  • supportare i manager nello sviluppo di tali competenze e nell’adozione di un corretto approccio di gestione delle persone;
  • realizzare un corso di formazione ad hoc per il profilo del Work Wellbeing Manager.

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