A causa della crisi economica sono molti coloro che si sono trovati ad affrontare la perdita del posto di lavoro e la conseguente disoccupazione. Quando questo succede, spesso è difficile rimettersi subito alla prova, poiché la ricerca di un nuovo lavoro può richiedere tempo: può accadere che non ci siano molte offerte sul mercato, oppure che le imprese richiedano competenze che prima è necessario acquisire.

Cosa fare allora in assenza di reddito quando si perde involontariamente il lavoro? È possibile richiedere una specifica indennità di disoccupazione, chiamata NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego). Vediamo insieme:

  1. Cos’è la NASpI, la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego
  2. Quali sono i requisiti per richiedere la NASpI
  3. A chi si rivolge la NASpI
  4. NASpI: come richiederla
  5. Naspi gennaio 2021: novità.

1.Cos’è la NASpI, la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego

La NASpI è un servizio dell’INPS introdotto con il decreto legislativo n. 22 del 4 marzo 2015, in sostituzione dell’ASpI e della Mini-ASpI, ovvero i due tipi di indennità che a partire dal 1 gennaio 2013 e fino al 30 aprile 2015 hanno sostituito tutte le indennità di disoccupazione a sostegno del reddito per tutti i lavoratori dipendenti che hanno perso il lavoro contro la loro volontà.
La NASpI è quindi un sussidio economico introdotto dal governo Renzi nel quadro del cosiddetto Jobs Act, che spetta a coloro che hanno perso involontariamente il lavoro e che si trovano in uno stato di disoccupazione. Lo scopo è quello di garantire una continuità di reddito.

2. Quali sono i requisiti per richiedere la NASpI

Il requisito principale per poter richiedere la NASpI è quello di dichiarare lo stato di disoccupazione, che si definisce rispetto a:

  • mancanza di un impiego;
  • DID (Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro), ossia la disponibilità dell’interessato a dichiararsi immediatamente disponibile a svolgere un nuovo lavoro e/o a partecipare a percorsi di politiche attive del lavoro;
  • aver maturato almeno 13 settimane di contribuzione nei 4 anni che precedono il periodo di disoccupazione;
  • aver svolto almeno 30 giornate di lavoro effettive nei 12 mesi precedenti il periodo di disoccupazione.

3. A chi si rivolge la NASpI

La NASpI si rivolge a lavoratori dipendenti con un contratto di lavoro subordinato, che acquisiscono lo stato di disoccupati. Sono compresi:

  • dipendenti;
  • apprendisti;
  • soci di cooperativa con un rapporto subordinato;
  • personale artistico con un rapporto subordinato;
  • dipendenti a tempo determinato della P.A.;
  • docenti precari e supplenti;
  • lavoratrici che hanno presentato le dimissioni nel periodo della maternità;
  • coloro che hanno rassegnato le dimissioni, purché per giusta causa;
  • coloro che rientrano nei casi di risoluzione consensuale del rapporto del lavoro o che sono stati inseriti in una procedura di licenziamento collettivo secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

Inoltre, non vi è differenza tra un lavoratore full-time e un lavoratore part-time: la quantità di ore svolte dal lavoratore part-time non incide sul suo diritto a percepire la NASpI, purché venga rispettato il minimale contributivo e sia considerata la retribuzione minima come base per il calcolo dei contributi versati.
Per quanto riguarda invece i lavoratori stagionali, è previsto che un lavoratore stagionale che ha lavorato 6 mesi nell’anno può percepire, nello stesso anno, una indennità pari a 3 mesi.
Non possono accedere alla prestazione:

  • dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni;
  • lavoratori agricoli a tempo determinato e indeterminato;
  • lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale;
  • lavoratori che hanno maturato i requisiti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato;
  • lavoratori titolari di assegno ordinario di invalidità, qualora non optino per la NASpI.

4. NASpI: come richiederla

La domanda deve essere presentata online attraverso l’apposito portale dell’INPS  entro 68 giorni, che decorrono:

  • dalla data di cessazione del rapporto di lavoro;
  • dalla cessazione del periodo di maternità indennizzato qualora la maternità sia insorta nel corso del rapporto di lavoro successivamente cessato;
  • dalla cessazione del periodo di malattia indennizzato o di infortunio sul lavoro/malattia professionale, qualora siano insorti nel corso del rapporto di lavoro successivamente cessato;
  • dalla definizione della vertenza sindacale o dalla data di notifica della sentenza giudiziaria;
  • dalla cessazione del periodo corrispondente all’indennità di mancato preavviso ragguagliato a giornate;
  • dal trentottesimo giorno dopo la data di cessazione, in caso di licenziamento per giusta causa.

Il modulo per richiedere la NASpI potrà essere inoltrato nelle seguenti modalità:

  • dal sito www.inps.it o dall’APP direttamente dal cittadino in possesso del PIN dispositivo, SPID, CIE o CNS;
  • tramite patronato, che per legge offre assistenza gratuita;
  • tramite Contact Center Multicanale INPS INAIL, chiamando da rete fissa il numero gratuito 803164 oppure il numero 06164164 da telefono cellulare, con tariffazione stabilita dal proprio gestore.

Prima di accedere al servizio, è possibile scaricare e consultare il tutorial NASpI: invio domanda per avere istruzioni sulla compilazione dei relativi campi.

5. Naspi gennaio 2021: novità

La nuova legge di Bilancio 2021 ha riconfermato il reddito di cittadinanza 2021 per disoccupati e inoccupati. Infatti, la misura contro la povertà è compatibile con la NASPI 2021 ma, l’importo riconosciuto con la disoccupazione deve essere sottratto da quello del Reddito di cittadinanza. A breve comunque sarà fornito il nuovo importo dell’indennità rivalutato dall’ISTAT.
Inoltre ricordiamo che è possibile controllare il pagamento NASpI 2021 anche online tramite il sito INPS. Per farlo è sufficiente seguire la seguente procedura:

  • Accedi al sito www.inps.it
  • vai su servizio/fascicolo previdenziale/del cittadino
  • inserisci il tuo codice fiscale ed il tuo codice Pin online.