Ormai il digitale si sta facendo sempre più strada nelle realtà quotidiane delle persone, compresi i servizi pubblici e istituzionali. Sono sempre di più infatti le piattaforme che richiedono il riconoscimento dell’identità digitale degli utenti per poter usufruire dei propri servizi online.

Ma cosa vuol dire esattamente identità digitale? Lo scopriremo nei prossimi paragrafi, dove affronteremo:

  1. SPID: cos’è e come funziona
  2. Chi può richiedere SPID
  3. Come ottenere SPID
  4. SPID: tre diversi livelli di sicurezza.

1.SPID: cos’è e come funziona

Il termine SPID significa letteralmente Sistema Pubblico di Identità Digitale, un meccanismo che ormai sta diventando indispensabile per poter accedere a tutti i servizi online della Pubblica Amministrazione. L’obiettivo è agevolare la diffusione dei servizi online e ridurre notevolmente i tempi di accesso alle informazioni, snellendo anche tutti i processi di gestione da parte della Pubblica Amministrazione.

Se ti stai chiedendo cos’è lo SPID, ti basta sapere che è un sistema gratuito gestito da AgID, l’Agenzia per l’Italia Digitale. Consiste semplicemente in una coppia di credenziali digitali (username e password) che identifica in maniera affidabile e sicura un singolo cittadino, permettendogli di accedere a tutti i servizi della Pubblica Amministrazione, come ad esempio prenotazioni sanitarie, pagamenti, incentivi statali, iscrizioni scolastiche, accesso alla rete wi-fi pubblica, pratiche d’impresa e servizi di vario genere.

2.Chi può richiedere SPID

La richiesta SPID può essere effettuata da tutti i cittadini italiani maggiorenni, anche residenti all’estero, in possesso di un documento di riconoscimento italiano in corso di validità e di una tessera sanitaria (o del tesserino del codice fiscale) e da tutti i cittadini stranieri con permesso di soggiorno residenti in Italia.

3.Come ottenere SPID

Per ottenere lo SPID è necessario possedere:

  • un documento di riconoscimento italiano (carta di identità, passaporto, patente) in corso di validità;
  • la tessera sanitaria o il tesserino del codice fiscale (oppure i rispettivi certificati di attribuzione);
  • un indirizzo e-mail;
  • un cellulare ad uso personale.

In base a quanto comunicato dall’AgID, non è necessario che l’indirizzo e-mail e il numero di cellulare siano intestati alla stessa persona richiedente SPID ma devono rappresentare, anche per le verifiche di sicurezza, strumenti di utilizzo personale.
La richiesta SPID può essere effettuata di persona, oppure attraverso i siti dei principali gestori di identità accreditati da AgID, come ad esempio Aruba, Infocert, Intesa, Namirial, Poste, Register, Sielte, Tim o Lepida.

Se si opta per la richiesta online SPID, passaggio successivo è il riconoscimento. A tal proposito, esistono diverse modalità di riconoscimento:
– di persona presso gli uffici dei gestori di identità digitale;
– via webcam con operatore messo a disposizione dal provider o con un selfie audio-video insieme al versamento di un bonifico bancario;
– con Carta d’Identità Elettronica (CIE) o un passaporto elettronico, identificandosi attraverso le app dei gestori scaricabili dagli store;
– con CIE, Carta Nazionale dei Servizi (CNS) – è possibile usare anche la tessera sanitaria – con firma digitale con l’ausilio di un lettore (ad esempio la smart card) e del relativo pin.
Passaggio finale è l’attivazione delle proprie credenziali attraverso le app dei gestori scaricabili dagli store.

4.SPID: tre diversi livelli di sicurezza

Esistono tre livelli di sicurezza SPID che è possibile richiedere, ma solo il primo livello è gratuito.
In particolare: il primo livello SPID permette di accedere ai servizi online attraverso le credenziali SPID nome utente e password; il secondo livello SPID – necessario per servizi che richiedono un grado di sicurezza maggiore – permette l’accesso attraverso le credenziali SPID e la generazione di un codice temporaneo di accesso OTP (one time password) o l’uso di un’app fruibile attraverso un dispositivo, come ad esempio uno smartphone; infine, il terzo livello SPID prevede, oltre alle credenziali SPID, l’utilizzo di ulteriori soluzioni di sicurezza e di eventuali dispositivi fisici (es. smart card) che vengono erogati dal gestore dell’identità.

Per avere maggiori informazioni al riguardo, visita il sito dell’Agenzia per l’Italia Digitale.